Arriva Il Nonno

La Grignetta è magica ed è una montagna che unisce. Oggi vorrei riportare alcuni commenti che sono seguiti all’ultimo video che ho condiviso sul Rifugio Rosalba raggiunto attraverso il sentiero delle Foppe.

In particolare vorrei parlare di una storia genuina, quelle che che non si trovano sui grandi libri di alpinismo, ma che fanno capire che certi alpinisti come Riccardo Cassin, non erano solo grandi alpinisti, anche grandi uomini.

Un grande uomo si vede dalla sua semplicità ed umiltà.

Quello che segue sono le parole di Gianmario Zanchi che mi invia gentilmente anche le foto dove è presente con camicia a quadrettoni a maniche lunghe insieme agli amici scattata il 12 7 92 nel ritorno della Grignetta.

In tanti anni ( 40 ) ho’ accumulato tanti bei ricordi, il più di essi documentati da foto, io tra l’altro ero membro di un coro e 4 di noi tutte le settimane ( tempo permettendo) eravamo sempre in montagna tra una camminata e l’altra è barzellette varie si cantava, eravamo un quartetto ben affiatato in tutti i sensi, tanto che spesso ci invitavano alle varie feste di apertura e di chiusura dei rifugi ,mentre ti scrivo ho’ in mano due foto tra cui quella che mi ritrae insieme al grande Cassin. Ti racconto in sintesi come lo conobbi quel giorno ,insieme a 3 miei amici decidiamo di andare sulla Grignetta ( allora sulla come c’era pure il

Guido ) un signore che stazionava da un bel po’ di tempo sulla cima che offriva ai nuovi arrivati qualcosa da bere ,nel mentre che stavamo sorseggiando una bibita da lui offerta, vedo vicino a me’ un signore di circa 85 anni che naturalmente non conoscevo ,gli feci i complimenti perché uomini di quell’età su quella cima e cosa rara, un suo amico vicino mi disse: “sa’ con chi sta’ parlando?” Risposi ‘no’ ,”sta parlando con il re’ della Grignetta”. Vi lascio immaginare il mio stupore, gli strinsi la mano e mi feci fare una foto che conservo ancora gelosamente, poi mi accompagnò verso il ritorno per una via che non avevo mai fatto prima. Fu’ un incontro estremamente cordiale e gradito, che conservo e costudisco gelosamente fra i miei più bei ricordi indelebili fatti in montagna. Cassin che mi confido’ che la Grignetta era la sua palestra personale e mi fece conoscere una via del ritorno verso il Pian dei Resinelli che non conoscevo.

Questo articolo non si chiude solo con le parole di Gianmario Zanchi. Un’ altro commento molto particolare che la dice lunga circa la genuinità di Cassin si trova nelle parole di Giovanna Frigerio che 50 anni fa compra un paio di scarponi provati proprio dallo stesso Riccardo Cassin.