Un viaggio straordinario ai confini del parco del Casentino tra rocce e natura selvaggia.
Stiamo per salire sopra una eccezione rispetto all’ambiente circostante. Infatti il rilievo è costituito da calcari organogeni derivanti dalla cementificazione dei gusci di molluschi marini, depositatisi circa 20 milioni di anni fa.
Lo sperone roccioso su cui poggia La Verna
Il trekking parte da Chiusi della Verna (960 m) e segue l’antica ripida mulattiera.
Attraversiamo il santuario della Verna situato a 1128 metri di altitudine, su una fiancata del monte Penna.
Uno dei luoghi più suggestivi: Sasso Spicco
Uno degli abeti più alti d’Italia.
Sasso Di Frate Lupo
La cima del Monte Penna è formata dalle calcareniti della Formazione di San Marino, si possono vedere i segni da livelli con struttura nodulare, proprio in questi affioramenti presso la vetta. Si tratta di un esempio di stratificazione incrociata, tipica dei depositi di mare non molto profondi mossi da forti venti e correnti costiere.
Vetta monte Penna (1.289 m. s.l.m.)
Attenzione: Il percorso è facile, tuttavia nel video raggiungo dei posti dove introduco e parlo della verticalità del luogo. Luoghi potenzialmente pericolosi. Si raccomanda di non uscire mai dal sentiero che è sicuro e ben segnato.
Ciao Paolo, attendo il video con tanta curiosità, sono luoghi stupendi. Un abbraccio
Grazie Marco a presto 🙂