Il Sentiero del Viandante in treno da Milano. Terza tappa Varenna Dervio

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La precedente esperienza di un’escursione con avvicinamento in treno mi aveva favorevolmente colpito, come d’altronde mi aveva appagato la seconda tappa del Sentiero del Viandante, se ricordate avevo percorso la variante alta Lierna – Varenna e mi era piaciuta cosi tanto da ripromettermi di percorrere tutte le altre tappe spostandomi da Milano in treno, essendo tutte le partenze/arrivi, comodamente servite dalla ferrovia Milano – Tirano.

Complice quindi una Domenica le cui previsioni meteo sono poco rassicuranti, complice un ginocchio che fa i capricci e suggerisce di non forzarlo su percorsi impegnativi, decido di ripetere l’esperienza percorrendo questa volta la terza tappa Varenna – Dervio. Una rapida consultazione a una delle tante e comodissime app (personalmente uso Trainline) per cercare un treno che parta presto come piace a me, mi consente di individuare un bel diretto Milano Centrale – Varenna, che data la stazione di arrivo alquanto frequentata, non mi obbligherà ad effettuare cambi. Scelgo il primo treno mattutino che transita in quella direzione, ovvero quello diretto a Tirano che parte alle 06.20 dalla stazione Centrale di Milano e ferma proprio a Varenna alle 07.34 con un costo del biglietto di € 7.10. Dicevo giustappunto le previsioni poco rassicuranti, danno pioggia a partire dalle 11.00, ragione in più per partire presto, la tappa prevede circa 12 Km con un dislivello positivo di circa 650 metri e una percorrenza intorno alle 4 ore, perfetto direi, una sfida contro il tempo e contro la pioggia visto il ginocchio malandato…

Uscito di casa zaino in spalla mi dirigo alla fermata del bus notturno che in circa 15 minuti mi condurrà alla stazione centrale dove il convoglio di Trenord in perfetto orario è già li ad attendere i passeggeri, pochissimi in verità, data l’ora.

Viaggio tranquillo e rilassante, godendosi l’alba sulle Grigne e sul Resegone, e, superato Lecco, sugli scorci che il lago di Como sa regalare in questi ultimi sprazzi di sereno di un meteo destinato a peggiorare a breve.

Uno scorcio del lago dal finestrino del treno all’altezza di Mandello del Lario

L’arrivo in perfetto orario alla stazione di Varenna – Esino segna l’inizio di questa nuova gita. Si scende in direzione del lago fino ad intersecare la provinciale, si volta a Sinistra, e percorsi pochi metri si incontra sulla sinistra Via della Croce, con alcuni cartelli segnaletici, è questa la nostra direzione…

Una bellissima stradina di ciottoli levigati dal tempo ci conduce in decisa salita verso la frazione Vezio, dove poco più in la sorge l’omonimo castello che domina dall’alto Varenna.

Raggiunto il punto dove la tappa odierna si biforca da quella precedente, si volta a sinistra per scendere su mulattiera ciottolata.

Si raggiunge così il fondo della valletta nella quale score il torrente Esino che si supera su un ponticello di sassi nei pressi di una costruzione in pietra, per per poi risalire sull’altro versante e raggiungere quindi la strada asfaltata nei pressi dell’area industriale di Perledo.

Raggiunto l’asfalto si svolta subito a destra ritrovando subito i cartelli arancioni del sentiero che ci indicheranno di procedere a sinistra imboccando poco dopo una scalinata lastricata.

Proseguendo si raggiunge la cappelletta di Campallo e si continua passando sotto l’arco, seguendo le chiare indicazioni del sentiero.

Si prosegue con un bel tratto in piano, passando tra terrazzamenti di ulivi.

Siamo nel comune di Perledo e mi pare doveroso ricordare che in questa zona viene prodotto l’Olio di Perledo a denominazione di origine protetta (DOP) come olio dei laghi Lombardi Lario, prodotto riconosciuto a ragione dal Ministero dello sviluppo economico a partire dall’anno 2015. infatti più avanti incontreremo diversi altri terrazzamenti ben curati che attesteranno come questa coltivazione sia parte integrante nonchè caratteristica del territorio.

Il sentiero prosegue fino a raggiungere il nucleo della frazione Regolo, dove bisognerà prestare un minimo di attenzione in quanto le indicazioni si fanno abbastanza rade. In ogni caso raggiunta una casa di colore rosa, ovvero il Municipio, si volta a sinistra e si raggiunge nuovamente la strada asfaltata nei pressi di una curva, proseguendo a destra su asfalto in salita, fino a ritrovare la deviazione a sinistra

Lungo la strada non mancheranno alcuni scorci sul lago degni assolutamente di soffermarsi ad ammirare il panorama.

Proseguendo si raggiunge una cappelletta che si costeggerà a sinistra abbandonando finalmente l’asfalto ed imboccando il sentiero in discesa che ci porterà al notevole complesso votivo di Gittana.

Seguendo i bolli arancioni posizionati qua e la, si prosegue in discesa ignorando alcune deviazioni e si raggiunge il complesso di Gittana, dal quale scendendo si incrocerà nuovamente la strada asfaltata per proseguire verso Destra fino ad incontrare una nuova deviazione sulla sinistra che ci riporterà nel bosco.

Proseguiamo su sentiero fino a raggiungere la caratteristica Cappelletta dell’Addolorata, dalla quale inizierà la discesa verso Bellano. Bellissimi scorci sul lago e sulle montagne che lo circondano, ci mostrano le due propaggini di Bellano e sullo sfondo Dervio, meta della nostra escursione.

Primule ed Anemoni fanno timido capolino in questa fredda e ventosa mattina di Febbraio con nuvole nere minacciose che invitano ad affrettarsi verso la meta…

Raggiungiamo Bellano proprio allo sbocco del caratteristico Orrido, una stretta gola attraverso la quale scorre il torrente Pioverna che scende dalla Valsassina. Attrezzato con passerelle e protezioni, merita di certo una visita per chi non lo avesse mai visto.

Si prosegue verso la frazione Oro, dalla quale, scendendo verso Dervio, un maestoso panorama sul sottostante lago ci accompagnerà fino alla meta.

Lungo il percorso non mancano le diverse fonti di acqua, pertanto, anche in stagione calda, non sarà necessario portarsi notevoli quantità di liquidi per dissetarsi.

Si scende ormai su ripida mulattiera verso Dervio, in questo tratto il lago diviene il vero protagonista dell’itinerario…

Si continua a scendere verso Dervio, raggiungendo così la Provinciale nei pressi del Crotto del Cech, oppure attraverso una scorciatoia più ripida si termina cento metri prima.

Siamo giunti dunque alla fine della terza tappa del sentiero del viandante, da qui, raggiunta la provinciale e proseguendo a destra su asfalto per circa un Km, si raggiunge la stazione FS di Dervio, dalla quale un treno per Lecco ed un successivo treno per Milano Centrale mi riporterà a casa.

Il prezzo complessivo del biglietto per le due tratte Dervio – Lecco e Lecco – Milano è di € 7.10.

Conclusioni:

Un percorso adatto a tutti, famiglie comprese, per nulla impegnativo e sicuramente foriero di bellissimi panorami e caratteristici paesini curati e ben conservati.

Il sentiero è sempre ben tenuto e a parte qualche piccolo tratto dove è facile confondersi, non mancano le indicazioni. In ogni caso, anche avendo qualche dubbio, sarà sufficiente chiedere alle persone del luogo, che sanno sempre indicare con grande cortesia e rispetto per il viandante, il in quale direzione proseguire.

Devo comunque ammettere che questa tappa, per quanto ricca di angoli caratteristici e curiosità, non l’ho trovata particolarmente entusiasmante, troppa strada asfaltata, troppi tratti in zone largamente antropizzate, peccato davvero, l’aspettativa dopo la bellezza della seconda tappa era grande, ma tutto è ovviamente soggettivo, e in ogni caso tutto fa parte del sentiero ed è quindi parte integrante del cammino.

Una cosa è certa, sono molto curioso di percorrere la prossima quarta ed ultima tappa Dervio – Colico.

Ringraziando Paolo per la gradita ospitalità su questo sito, invito come sempre chi non lo avesse ancora fatto, ad iscrivervi al canale YouTube di Paolo, dove all’insegna dell’armonia troverete tante proposte ed utili informazioni.

Un abbraccio

Marco

8 Replies to “Il Sentiero del Viandante in treno da Milano. Terza tappa Varenna Dervio”

  1. Grazie Marco, trovo questo articolo utile e interessante, nonchè ricco di dettagli come l’Olio di Perledo a denominazione di origine protetta (DOP) un connubio tra escursionismo e cultura.

    1. Caro Paolo, grazie del graditissimo apprezzamento. In quanto alle prelibatezze e alle curiosità dei luoghi visitati, credo che facciano parte imprescindibile del territorio, pertanto trovo corretto menzionarle e valorizzarle.
      Un abbraccio
      Marco

  2. Complimenti, e’ un bell’ itinerario con quei bellissimi scorci sopra il lago! Veramenteuna bella gita festiva per famiglie!

    1. Grazie mille del commento, Marilena, nel mio piccolo sono lieto di riuscire a condividere qualcosa di carino.
      Un caro saluto
      Marco

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