Il Sentiero del Viandante in treno da Milano. Quarta tappa Dervio – Colico

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Il Sentiero del Viandante è uno di quei cammini che ti entrano nella testa e se ne hai percorso una parte, senti il forte richiamo di percorrere tutta la parte restante.

Una bellissima giornata il Sabato antecedente la Pasqua, temperatura mite, meteo propizio, traffico sulla Milano Lecco certamente sopra la media, ma ormai abbiamo l’asso nella manica per queste tappe che si snodano in zone ad alto traffico veicolare….il treno.

Una rapida consultazione all’app per cercare il miglior compromesso e la scelta cade sul treno delle 8.20 da Milano Centrale che raggiungerà Lecco e, successivamente dopo un cambio, la stazione di Dervio.

Non amo assolutamente partire tardi la mattina, ma la scelta in questo caso appare quasi obbligata in quanto i treni precedenti, effettuando più fermate, impiegano circa 2 ore e mezza, mentre quello da me scelto, solo un’ora e mezza, pertanto arriverei alla stessa ora, ma con una permanenza in treno maggiore, non avrebbe quindi alcun senso.

A tal proposito consiglio di pianificare in anticipo le escursioni, in considerazione del fatto che su queste tratte ci sono notevoli differenze di orari e di treni disponibili tra i giorni feriali, il sabato e le domeniche / festivi.

Il costo cumulativo del biglietto per le due tratte Milano-Lecco e Lecco-Dervio è di € 7.10.

Raggiunta la stazione di Dervio, si passa dal lato opposto della ferrovia verso la località Castello attraversando viette caratteristiche ed incontrando qua e la le tipiche indicazioni arancioni del Sentiero del Viandante.

A Volte la segnaletica è adesiva con frecce gialle su fondo viola, a volte sono semplici bollini di vernice arancione, a volte ci si affida all’intuito…..infatti in questa prima parte la segnaletica è un po’ confusionaria e se non si sta attenti è facile sbagliare e andare in direzione opposta, ma osservando e decifrando attentamente tutti i segnali, in realtà si riesce a seguire abbastanza bene il percorso.

In ogni caso la traccia GPS della tappa è disponibile a chi ne faccia richiesta nella sezione dedicata.

Raggiunta la strada asfaltata ponendo grande attenzione alla segnaletica presente, ma spesso posta in posizione nascosta alla vista, si volta a Sinistra e stando attenti al particolare in foto, si imbocca subito tra il guard rail e una ringhiera, il sentierino a Destra che in discesa ci porterà sulla provinciale della Val Varrone.

Raggiunta la provinciale della Val Varrone, si devia a Destra fino a raggiungere la Rotonda con la galleria, a questo punto si svolta a Sinistra nella strada più in basso, ma a questo punto le indicazioni si fanno più chiare e ci permettono di proseguire senza timore di sbagliare rotta.

Proseguiamo su strada asfaltata fino a raggiungere l’imbocco di una mulattiera che tra prati e costruzioni del passato ci condurrà nel magico nucleo medioevale di Corenno Plinio, regalandoci strada facendo scorci davvero apprezzabili.

Corenno Plinio è un antico borgo medioevale la cui storia si intreccia tra Celti, Romani e popolazioni medioevali. Il toponimo Corenum è di origine Celtica, mentre Il nome Plinio venne aggiunto nell’800 dalle autorità locali, adducendo la motivazionre che una villa della quale tra l’altro si fa menzione negli scritti di Plinio, sia appartenuta al console Plinio il giovane, nato a Como, che ricoprì importanti cariche pubbliche ai tempi dell’imperatore Vespasiano.

Corenno Plinio viene anche definito il borgo dei mille gradini, per via delle strette e ripide viuzze che con scalini intagliati nella roccia scendono al lago fino al piccolo molo.

Corenno Plinio è un luogo magico, fuori dal tempo, non esistono negozi o attività commerciali ad eccezione di un unico ristorante.

Di notevole interesse sono il castello e le particolari Arche Andreani, monumenti funebri marmorei posti sul sagrato della chiesa in memoria dell’importante famiglia che ne conferisce il cognome.

La visita al borgo è possibile acquistando un ticket del costo di 3 o 4 Euro e secondo me merita assolutamente, anche perchè la visita non richiederà più di una mezz’oretta, quindi non penalizzerà il percorso.

Corenno Plinio

Si prosegue sul lato destro della strada sfruttando un camminamento pedonale sopraelevato rispetto al manto stradale, ponendo attenzione al fatto che divenuto ciottolato, piegherà in salita verso destra salendo verso delle antiche fortificazioni, ma totalmente fuori rotta, pertanto qualche metro prima di questa curva, una scaletta consentirà di scendere sulla strada e proseguire dritti.

Abbandonato l’asfalto si torna su agile mulattiera che alternando leggere salite a tratti pianeggianti, ci conduce attraverso i paesaggi bucolici della valle dei mulini fino alla chiesetta di San Giorgio.

Proseguiamo fino ad attraversare poco sopra il piccolo e caratteristico borgo rurale di Mandonico…

Poco oltre non mancano le curiosità che certamente strapperanno un sorriso al viandante, che non potrà non essere colpito oltre che dalla caratteristica costruzione, anche dal cartello che fa bella mostra di se sulla facciata del Crott…

Si continua su evidente mulattiera pianeggiante, ora i segnavia del Sentiero sono ridondanti, non esiste possibilità di errore, si entra nella valle degli Asini, il tratturo, davvero bellissimo e ben tenuto, regala aperture con scorci sul lago davvero superbi.

Ora che vi sarete rilassati e avrete goduto di un bellissimo e fresco sentiero, non pensiate siano tutte rose e fiori, preparatevi piuttosto alla parte più dura della tappa, una erta e tosta salita che non regala niente a nessuno, una salita che va conquistata gradino dopo gradino, sudando ed ansimando…

ma quando sarete quasi al culmine, ciò che si aprirà davanti ai vostri occhi vi infonderà nuove energie colmando il vostro sguardo di tanta bellezza…

Avete ripreso fiato? Vi siete goduti il panorama? Bene, è ora di riprendere il cammino, la strada è ancora erta e lunga, ma vi regalerà scorci indimenticabili.

Continuando a salire si inizia ad intravedere la chiesetta di San Rocco, ove una fresca fontana consente di rabboccare la borraccia.

Poco sopra un’area attrezzata con tavoli e panche vi permetterà una sosta ed uno spuntino per reintegrare le energie spese, ma non abbuffatevi, la salita non è ancora terminata, vi aspetta un altro bel pezzo…

Finalmente la salita termina e si procede su mulattiera in zona davvero selvaggia, sempre con scorci mozzafiato su lago e montagne Valtellinesi e la in fondo, dove termina il lago, inizia ad intravedersi Colico, meta ambita di questa bellissima tappa.

Lungo il percorso, le testimonianze della fede non mancano, oltre alla costruzione in sasso, all’interno della quale panche di pietra offrono riparo e momenti di raccoglimento al viandante; ogni anfratto naturale diviene come una teca entro la quale riporre statuette votive.

Continuando in leggera discesa raggiungiamo la ridente Perdonasco…

Proseguendo raggiungiamo la strada di cemento che ci porterà fino a Posallo dove una nota osteria offre uno spunto per una sosta. Se non avete prenotato non sperate di trovare posto, è sempre piena…

Continuando a scendere lungo la strada di cemento, una ben nota vetta, la più alta della provincia di Lecco ci terrà compagnia, facendo bella mostra di se sulla nostra destra dall’alto dei suoi 2610 metri, l’avete riconosciuta? Si tratta del Monte Legnone.

Ultimi sguardi dall’alto al lago e al bellissimo anfiteatro di montagne che lo circonda prima di addentrarci nel dedalo delle viette di Colico che vi consiglio di percorrere fino al lago per una meritata sosta con tanto di birra fresca, fondamentale per il reintegro dei sali minerali e dei liquidi, prima di risalire verso il centro del paese dove troverete la stazione ed il treno, nel mio caso quello delle 17.15 che vi riporterà a Milano Centrale in 1 ora e 25 minuti.

In questo caso, essendo Colico considerata una stazione abbastanza importante sulla tratta Milano-Tirano, non sarà necessario effettuare cambi.

Il costo del biglietto di ritorno Colico -Milano è di € 7.70

Non vi resta che rilassarvi sul treno che diverrà molto affollato nelle successive stazioni e godervi il ricordo e le immagini di una tappa a mio avviso bellissima e che mi sento di consigliarvi caldamente. Certo, è impegnativa, ma regala davvero tanta soddisfazione.

Quanti Km e quanto dislivello? Bah, semplici dettagli, è una tappa troppo bella per ridurla a sterili numeri…godetevi la giornata e non dimenticatevi che l’importante non è la meta, ma il viaggio stesso, con le emozioni e le esperienze che ci regala, ergo a che servono i numeri?

Come sempre ringrazio Paolo per l’ospitalità e lo spazio concesso, vi invito ad iscrivervi al suo canale youtube sempre ricco di interessanti contenuti e chissà che non ci si incontri un giorno sui sentieri, in fondo il mondo è così piccolo…

Un abbraccio

Marco

4 Replies to “Il Sentiero del Viandante in treno da Milano. Quarta tappa Dervio – Colico”

  1. Complimenti Marco, bellissimo articolo ricco di informazioni e ben documentato. Concordo anche sulle tue considerazioni finali. Questi posti si vivono senza altimetro e senza cronometro. Si “vivono” con la calma necessaria che permette di cogliere gli aspetti più semplici della natura. Senza fretta!👏😉

    1. Carissimo Claudio, ti ringrazio del commento e degli apprezzamenti……
      Sai, mi capita spesso di fare questo genere di ragionamenti quando un percorso mi ha regalato emozioni, ed ecco che gli strumenti che ormai tutti abbiamo, divengono un semplice corollario di curiosità, che nulla regala come valore aggiunto alla magia di un sentiero.
      Un abbraccio

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