Roda de Vael, un luogo magico a due passi da Pozza di Fassa.

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Il gruppo del Catinaccio, situato tra Val di Fassa e Val Gardena, è uno dei più belli delle Dolomiti e permette di fare numerose escursioni davvero interessanti ed emozionanti. Il giro che abbiamo fatto, su Roda de Vael, parte dall’arrivo a monte della seggiovia Pra Martin e termina al Ciampedie.

Da Pozza di Fassa, dove si trova il nostro albergo, raggiungiamo a piedi la vicina Pera di Fassa percorrendo il sentiero che passa accanto al fiume Avisio. L’escursione vera e propria non è ancora iniziata, ma già possiamo ammirare un tratto meraviglioso di questo fiume, che in certi punti assume colori quasi caraibici.

Da Pera di Fassa prendiamo le tre seggiovie che in pochi minuti ci conducono fino a Pra Martin, a quasi 2.200 metri. E’ da questo punto, dal quale si può ammirare gran parte della Val di Fassa, che iniziamo la nostra camminata. Il sentiero che prendiamo è il Vial da le Feide, che sale rapidamente attraverso un bellissimo tratto di bosco e poi passa proprio sotto alle Pale Rabbiose. Nella vegetazione è possibile incontrare bellissimi fiori tra i quali le famose stelle alpine.

Una volta raggiunti i 2.270 metri, il sentiero prosegue in quota. Il percorso non è per nulla complicato, ma occorre fare un po’ di attenzione ai numerosi punti esposti. Nella direzione verso la quale stiamo andando, si può ammirare lo splendido anfiteatro di Roda de Vael, dove alcuni piccoli ghiacciai resistono alle temperature estive. In questa zona, fino a dieci, quindici anni fa, i ghiacciai che si incontravano erano decisamente più grandi e numerosi. Oggi purtroppo sono soltanto due e di piccole dimensioni.

Proseguiamo sul sentiero 541 che inizialmente è abbastanza semplice e poi si fa un po’ più impegnativo, ma comunque nulla di pericoloso. Raggiungiamo infine il rifugio Roda de Vael, un punto molto panoramico dal quale, volendo, si può raggiungere in poco tempo il rifugio Paolina e scendere con la seggiovia in direzione del lago di Carezza. Noi ci fermiamo per pranzare e gustare degli ottimi canederli e delle patate saltate.

Subito dopo il pranzo proseguiamo il nostro giro scendendo per il sentiero 545. Il primo tratto prevede dei gradoni che in pochi metri permettono di scendere di circa 200 metri. Al termine del tratto a gradoni, si incontra una Madonnina posta all’interno di una piccola grotta larga poco più di un metro. Il tratto successivo è un po’ scosceso e occorre fare attenzione, soprattutto se nei giorni precedenti c’è stata pioggia.

Nei pressi della Malga Stalon de Vael, si può ammirare dal basso lo stesso anfiteatro che prima si è ammirato da un punto più in quota. Proseguiamo poi sul sentiero 545 Alta via dei Fassani attraversando un tratto molto suggestivo, con bellissime stratificazioni di roccia che si alternano a punti di bosco molto fitto e rigoglioso. Anche in questo parte del tragitto c’è qualche punto esposto, ma nulla di pericoloso.

Successivamente si entra di nuovo nel bosco. I numerosi abeti creano giochi di luce davvero belli e riusciamo persino a vedere uno scoiattolo. Infine si raggiunge attraversa quella che in inverno è una pista da sci e poco dopo risaliamo leggermente per raggiungere il termine del nostro giro: il Ciampedie dove si trova lo storico e omonimo rifugio. Dal Ciampedie si può tornare a Pera di Fassa utilizzando le tre seggiovie oppure scendere verso Vigo di Fassa con la funivia.

Qualche consiglio… Come sempre si dovrebbe fare in montagna, è bene partire presto, quindi all’apertura delle seggiovie di Pera di Fassa. I sentieri non presentano particolari difficoltà, ma è bene stare attenti ai punti esposti se si va con i bambini. In particolare quando si passa sotto alle Pale Rabbiose e quando ci si trova sotto alle rocce stratificate.

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