Intervista all’autore

4 Comments

Mille metri sopra il mare è una storia vera?

No. Persone e i fatti di questa storia sono esclusivamente frutto della fantasia. Tuttavia luoghi ed alcuni fatti mi hanno dato spunto per scrivere questo racconto.

Ci puoi fare due esempi e svelare qualche retroscena?

Per il personaggio Alba figlia di Giacinto, mi sono inspirato all’alpinista Alison Hargreaves, madre dell’alpinista britannico Tom Ballard morto sul Nanga Parbat.

Per quanto riguarda invece la storia della distruzione del sentiero del monte Procinto, mi sono inspirato alla manifestazione “Salviamo il Procinto” del 31 marzo 2019 a cui hanno partecipato anche i passati presidenti dei “Ragni di lecco”, per fermare il piano di attuazione di bacino marmifero del Comune di Stazzema.

Quindi un libro con posizioni ecologiche?

No. Conflitti generazionali, vicissitudini della vita ed ecologia, sono solo parte degli argomenti che toccano i personaggi della vicenda. Io nel libro sono solo un escursionista che si trova davanti un uomo che racconta la sua storia.

L’uomo di cui parli è il personaggio principale del libro. Chi è?

Giacinto è una figura poliedrica il suo nome prende spunto dal riferimento mitologico come per gli altri personaggi. Giacinto è quello che è dentro te. Giacinto è anche la parte che non conosci di te.

Potrei introdurre il concetto di apocatastasi nella figura di Giacinto?

Si alla fine è un semplice ritorno alle origini.

Probabilmnete insieme al nipote assurge ad un continuum generazionale che fa sperare in un futuro migliore?

Si sarà il nonno ad avere il compito di riportare il ragazzo sulla strada per cui è veramente portato secondo le sue aspirazioni.

Perché il nipote si chiama Bimbi?

Bimbi è legato col nome alla montagna che il nonno a scelto di abitare dopo la morte di sua moglie, perché gli ricorda le Dolomiti ma allo stesso tempo non ci sente il dolore del ricordo passato.

Giacinto è affascinante perché offre diverse chiavi di lettura, ma alla fine è impossibile comprendere la sua complessità. Indubbiamente questa la forza di Giacinto.

L’altro personaggio chiave?

Indubbiamente è il genero Dante figura opposta al personaggio principale. Ma io come semplice escursionista e spettatore, come detto poc’anzi non prendo mai posizioni al riguardo.

Ultima curiosità circa la malattia di Giacinto?

Mi sono inspirato all’espeirenza avuta con i miei nonni. Il morbo di Parkinson: va a colpire in maniera inesorabile la mobilità di una persona. La cosa peggiore per una persona ancora attiva come Giacinto. Qui entra in gioco il confronto con il nipote fino a diventare il fulcro dalla storia in quanto Guacinto andrà a scalare con suo nipote.

Paolo Nuti autore

4 Replies to “Intervista all’autore”

  1. Libro bellissimo e profondo, penso che ogni altra parola sia del tutto superflua.
    Eccellente chiave di lettura, grazie per questi suggerimenti.
    Un abbraccio
    Marco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

1 + 14 =

Related Posts