Arriva Il Nonno

Via Normale dal Rifugio Chabod con bufera finale.

Il Gran Paradiso 4.061 m è la principale montagna del massiccio omonimo nonché il tetto di uno dei parchi naturali più belli, la a terza cima più alta tra tutte quelle situate completamente in territorio italiano.

Oggi in un viaggio introspettivo vedremo le due facce di questa selvaggia natura: quella bella calda è accogliente e quella grigia, fredda e aspra.

Le scalate normalmente cominciano dal rifugio Federico Chabod o dal Rifugio Vittorio Emanuele II.

Oggi saliremo per la via che passa dal rifugio Chabod.

Come detto poc’anzi, la prima parte di esperienza si svolge con clima perfettamente accogliente, temperatura piacevole, cielo blu, immersione totale nei suoni della natura.

La fauna ha il suo emblema nello stambecco, simbolo del parco.

Il sentiero numero 5 che ci conduce al rifugio non ha particolari difficoltò quando è asciutto e si percorre in circa 2:45.

Da notare le diverse tonalità di bianco. Anche qui è arrivata la sabbia del deserto che i giorni scorsi attraverso la pioggia ha insabbiato le macchine in gran parte d’Italia.

Non ci sono segnali che lascino presagire un peggioramento del tempo. Eppure le previsioni parlano chiaro domani lassù ci troveremo in pieno inverno.

Partenza la mattina presto, ancora con il buio per cercare di anticipare l’arrivo della perturbazione.

Potremmo definire questo momento calma prima della burrasca.

L’idea di utilizzare il casco con la Gopro si è subito rilevata sbagliata per le rigide temperature che dimezzano la durata delle batterie.

La salita dal rifugio Federico Chabod si svolge prima lungo la morena e poi sul ghiacciaio. Risalito il ghiacciaio alquanto crepacciato si raggiunge la Schiena d’Asino. Nei pressi del colle resta da percorrere la breve, più impegnativa, cresta finale fino alla Madonnina della vetta.

Questo è l’ultimo pezzo di cielo blu che vedremo e nel frattempo sta cominciando a nevicare

La salita si fa decisamente più dura in queste condizioni, mani e piedi ghiacciano come tutti i liquidi che non sono in un thermos.

La montagna ci insegna sempre qualcosa ed anche oggi ci regala una rara nevicata di giugno. Visto le ultime stagioni calde degli ultimi anni, questo e di buon auspicio per la salute del ghiacciaio.

Concludiamo questo viaggio verso il ritorno a madre natura con il vento è impetuoso dei 4000 metri.

Ringraziamenti: un grazie particolare a Sara  @SarasItaliankitchen  che mi ha regalato per il compleanno l’escursione al Gran Paradiso. Una grande grazie a tutti gli amici di cordata, grazie a loro è stato possibile girare questo video, in particolare a Silvana con cui mi trovo in cordata per la seconda volta e sta preparando l’ascesa al Monte Bianco. Un grazie particolare anche alla guida alpina Matteo Michetti per la su grande esperienza e professionalità. Infine un grazie ad Emanuele della associazione: Escuriosando trekking che ha messo insieme questa escursione.

Vedi anche Via Normale per il Castore 4.228 m