Roda di Vaèl – seconda parte
La via ferrata Roda di Vael ha difficoltà complessiva: moderatamente difficile, ma in questo video dedicato alle persone che si vogliono avvicinare a questo genere di percorsi, percorreremo il punto meno impegnativo per raggiungere la vetta delle Roda di Vaèl.
Oggi saliamo sulla Roda di Vael, con grande emozione perché stiamo toccando una roccia che ha avuto origini nella sedimentazione di un’antica barriera corallina nel triassico.
La ferrata che parte dal passo del Vajolon è idonea per iniziare ad abituarsi a questo genere di percorsi. Cercheremo di descrivere al meglio la salita perché vuole prendere spunto e provare la sua prima ferrata.
Tuttavia c’è la possibilità di concatenare ferrate più difficili con giri ad anello che appagano anche gli escursionisti più esperti.
Si incomincia a salire una linea dritta e logica. La salita alterna tratti attrezzati a tratti non attrezzati di roccette.
Alle nostre spalle avremo una visuale meravigliosa sulla valle detritica del Catinaccio.
In questo punto facile puoi prendere dimestichezza con l’utilizzo del set da ferrata.
Può esserti utile il video: Come usare il set da ferrata che abbiamo girato sul Piccolo Cir.
Dato che dal passo del Vajolon alla vetta ci vuole circa un’ora in questo video sintetizziamo facendoti vedere i punti più significativi.
Se può essere deludente per chi cerca ferrate adrenaliniche, secondo me segue una linea logica spettacolare anche in virtù del paesaggio che siamo portati ad osservare.
In alcuni punti senza esposizione il cavo funge da corrimano tanto che la progressione avviene più fluida senza l’utilizzo dei moschettoni. Ci sono sentieri ben peggiori senza il cavo, tuttavia se ti senti più sicuro assicurati sempre.
La Ferrata tiene la linea logica sul filo di cresta dello spigolo della Roda de Vael.
Qui abbiamo il passaggio un pochino più atletico, ma senza evidenti difficoltà tecniche.
Il punto più divertente del tratto percorso fino ad ora.
Proseguiamo con alcuni facili balzi rocciosi di sentiero di cresta attrezzato.
L’orologio mi sta indicando che siamo vicini all’altitudine della vetta..
Sara siamo arrivati alla vetta.
Panorama bellissimo che arriva fino al Sasso Piatto e Piz Boè.
Se non volete aumentare le difficoltà potete scendere dal percorso da cui siamo saliti. oppure scendere al rifugio Roda de Vael, continuando la via ferrata, che ci permette poi di chiudere l’anello fino al rifugio Paolina da cui siamo partiti.
Vedi prima parte dell’itinerario nel video: Passo Vajolon dal Rifugio Paolina.
Le difficoltà aumentano soprattutto per una parete diagonale da risalire a Pian del Diaol che crea generalmente titubanza per chi è nuovo a queste genere di percorsi.
C’è anche la possibilità di concatenare la più impegnativa ferrata Masarè.
Giri ad anello possono essere fatti partendo dallo storico RIfugio Ciampedie salendo dalla val di Fassa.
Altra ferrata per principianti sulle Dolomiti: Ferrata Gran Cir