L’Alaska, il grande nord, le sue foreste, la natura selvaggia, le sue montagne. Non possiamo parlare solo della quota massima senza considerare il Denali National Park.
Il viaggio inteso nel suo aspetto più esplorativo parte proprio dagli spazi sconfinati che caratterizzano questa regione.
Il Denali noto come Monte McKinle è alto 6190 metri d’altezza s.l.m. la più alta del continente nordamericano, nonché la terza al mondo per prominenza. Il suo nome significa “alto” e da parte delle Seven Summits
La sua ascesa non è da considerare banale soprattutto se in mente c’è l’idea di utilizzare uno stile alpino veloce e leggero. Sicuramente la via più sicura è la West Buttress.
Il campo 4 (piuttosto affollato dalle spedizioni commerciali posto a 4000 m), è l’ultimo punto per accedere sia alla normale che alla West Rib e alla Cassin.
Fatto sicuramente emozionante è vedere l’inizio della Via Cassin: aperta nel 1961 da una spedizione italiana guidata dal grande Riccardo Cassin.
Sono 5 le più note e famose vie per raggiungere la vetta del Denal.
Oltre a quelle già citate c’è la Diretta slovacca la più difficile Oggi conta solo 10 ripetizioni, tra cui quella degli italiani Luca Moroni e David Bacci.
Il percorso utilizzato dai primi salitori nel 1913 invece è la Via del ghiacciaio Muldrow via poco utilizzata oggi a causa del difficile avvicinamento.
L’altitudine, la vicinanza con il polo nord, una distanza che sviluppa su 26,55 km per un dislivello positivo di ben 4060 metri sono caratteristiche totalmente differenti da quelle che siamo abituati ad affrontare sulle nostre Alpi, dove difficilmente si supera i 1.500 m per una ascesa.
Tuttavia il primo delle Seven Summits che sogno di scalare per primo é l’Aconcagua
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